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Tex Killer - parte prima

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"In una delle gole selvagge del Rainbow Canyon, Tex Willer sta bivaccando dopo la lunga galoppata che lo ha portato oltre i confini del Texas, quando improvvisamente, alcuni spari echeggiano a non molta distanza"
(Tex Gigante n° 1)

Premessa
Avevo nove anni quando mio fratello, prossimo al matrimonio, mi procurò i primi dieci numeri di Tex. La mia raccolta, all'epoca, iniziava col numero 134 (Condor Pass) e contemplava soltanto sei numeri (fino al 139 - Adios, amigo!), anche se scoprii Tex col numero 113 (Quando tuona il cannone): era mio fratello che lo acquistava, sin da quando era ragazzino e lo storico fumetto usciva a strisce. Già....mio fratello ebbe la fortuna di avere tra le mani materiale oggi ricercatissimo, dalle raccoltine agli Albi d'Oro, alla prima serie Gigante non censurata; ma erano fumetti che i ragazzini si scambiavano tranquillamente, non immaginando che col tempo quel materiale avrebbe avuto un consistente valore, anche di qualche milione del vecchio conio. Immaginate, quindi, il sottoscritto, un bambino sognatore come tanti, quando capì che si sarebbe dovuto arrangiare per continuare a leggere Tex! Mio fratello aveva già ripreso a collezionare le ristampe della serie Gigante, da conservare gelosamente nella sua nuova dimora: erano appena iniziati gli anni '70 e costavano 350 lire. Forse spinto dal rimorso, mi accompagnò in macchina in giro per la città, frugando ogni edicola, per farmi dono dei primi mitici 10 numeri, tranne il 2 che già possedevo, in quanto trovato in una bancarella dell'usato; li acquistò in blocco ed io, mentre si tornava, mi distesi sul sedile posteriore con la guancia posata su quella piccola pila di pagine: chiusi gli occhi, con un'espressione estasiata, immaginando avventure straordinarie, là dove la realtà non è ammessa e le storie sono il parto di altri sognatori dalla fantasia immortale.
Tutto iniziò da lì, dunque, da una Fiat 600 che riportava a casa un bambino felice e la genesi del suo eroe preferito.
Oggi la mia collezione vanta ristampe originali degli anni '70, una ristampa originale degli anni '60 (il numero 2), e una infinità di numeri originali (da" Condor Pass", n° 134, tranne pochissimi "Tex Tre Stelle" (anch'essi degli anni '70).

Un pò di storia

1948: nasce Tex Killer, nome originale del fumetto. Fu modificato in Willer perchè ritenuto troppo "brutale" per l'epoca. Papà di Tex è Gianluigi Bonelli mentre il disegnatore è Aurelio Galleppini, in arte Galep. Tex compare nelle edicole col formato "a striscia": il prezzo era di 15 lire ed era un settimanale; "Il totem misterioso" era il titolo della prima avventura. Le "strisce" erano raccolte in "serie", all'interno di ciascuna delle quali la numerazione ricominciava dal numero 1. Le serie furono 36 e furono pubblicate fino al 1967 ("L'orrenda notte" è il titolo dell'ultima striscia e come avventura coincide più o meno col numero 95 della serie Gigante - "La carovana dell'oro" - uscito per la prima volta nel 1968).
Col materiale a striscia invenduto furono realizzate delle "raccoltine" (fino a 10 numeri uniti tra loro da una spillatura).

1952: Tex viene ristampato utilizzando però un nuovo formato, detto "albo d'oro": ogni numero raccoglieva 3 strisce, per un totale di 36 pagine; le serie furono 8 per un totale di 205 numeri.

1954: gli Albi d'Oro invenduti furono riuniti attraverso una "graffatura" (o spillatura) dando origine a quella che venne chiamata la Prima Serie Gigante. Questa serie è anche conosciuta come serie 1/29 (ventinove numeri), ed è in assoluto la serie più rara di Tex.

1958: esce Tex Gigante Seconda Serie, attualmente in edicola. E' una ulteriore ristampa delle strisce, almeno per i primi 95 numeri, ma il formato è inedito, così come le copertine di Galep (anche se in alcuni casi riprendono parzialmente alcune copertine degli Albo d'Oro). Il primo numero, "La mano rossa", riporta il prezzo di L. 200. L'albo è un fascicolato "spillato" sul quale viene incollata la copertina. La tecnica della spillatura durerà fino al numero 43; dal numero 44 gli albi diventeranno come quelli attualmente in edicola.
A parte la spillatura, i Tex originali non sono censurati in alcune vignette (testi con imprecazioni più violente, personaggi femminili meno castigati). Esistono quindi, per i primi 14 numeri di Tex Gigante Seconda Serie, la versione "non censurata" e la versione "censurata".
Il numero 2 in mio possesso, "Uno contro venti", riporta il prezzo di L. 200: purtroppo è una ristampa censurata dell'epoca (anni '60); pensate che ne esiste anche una versione parzialmente censurata!

C'era una volta Tex...

"Per tutti i diavoli, che mi siano ancora alle costole? Ah...eccoli...vengono dalla prateria...e non è lo sceriffo coi suoi uomini (scagnozzi)...."
(Tex Gigante n° 1)

Questa frase ci indica due cose:
- "scagnozzi" era l'espressione gergale originale non censurata (nella ristampa in mio possesso non è presente e si nota la correzione in "uomini")
- Tex è un fuorilegge: non è ancora un Ranger, ma non è nemmeno un killer prezzolato nè un bandito della peggior specie. E' ricercato in quanto si fece giustizia per vendicare la morte del fratello Sam, proprietario di un ranch, assassinato vigliaccamente. Lo sceriffo faceva parte della banda e fa mettere sulla sua testa una cospicua taglia; questa storia sarà poi raccontata successivamente (numeri 82/83/84). Sempre nel numero 1, a pagina 137, Tex diventerà un Ranger e conoscerà Kit Carson, il futuro compagno di mille avventure: un agente del servizio segreto, Jeff, lo segnala a Herbert Marshall capo di un servizio federale che utilizza sovente agenti in incognito: è il Ranger n° 3, dopo,Arkansas Joe (n° 2) e Kit Carson (n° 1)

Tex e le donne

Il primo albo mi colpì per la presenza di Tesah, una bellissima indiana, e da Joan, altra bella ragazza, figlia di un editore: in un unico numero, dunque, nonostante sparatorie indiavolate e selvaggi inseguimenti, ci viene mostrato anche un Tex dotato di un certo fascino, anche se appare decisamente disinteressato alle vicende sentimentali. Leggete un pò questo scambio di battute:

Joan: "Oh....Tex!...Volevo dirvi....ecco...volete promettermi di essere prudente?"
Tex: "Ma certo miss Joan. Come un vitello in una prateria piena di lupi affamati!"
SLAM!!! (porta che si chiude violentemente)
Joan: (rivolgendosi al padre) "Quel tuo odioso amico...non si capisce mai se parla sul serio o prende in giro...VITELLO!"
Padre di Joan: "Chi sarebbe il vitello?"
Joan: "Lui! ...invece di essere gentile con una signorina, sa solo usare un linguaggio da vaccaro!"

Anche Marie Gold, una affascinante bionda che gestisce un locale, il Jolly Bar, non resta insensibile al micidiale tiratore, capace di atti di grande coraggio e completamente indifferente alla paura:

Marie Gold: "..e perchè io abbia ucciso per difendervi non lo so proprio" (*)
Tex: "Uh!"
Marie Gold: "...Tex, voglio essere sincera con voi...e anche voi dovrete fare lo stesso con me...perchè siete venuto a Silver City?"
Tex: "E' difficle per me rispondere alla vostra domanda, Marie Gold. Io sono un lupo randagio..."
Marie Gold: "...e siete sempre in giro per mordere qualcuno, vero? Tex!...è la prima volta che vi vedo, ma è da tempo che sento parlare di voi..."
Tex: "In bene o in male?"
Marie Gold: "...si parla di voi come si parlava cinque anni or sono di Texas Red..."
Tex: "Lo devo prendere come un complimento?"
Marie Gold: "Se credete sia un complimento essere paragonati al grande uccisore...Tex!...chi siete venuto a mordere?"
Tex: "Non lo so, Marie Gold...ed è la verità!"
Marie Gold: "Bene! Vedo che non avete fiducia in me. E allora ascoltate un mio consiglio, Tex...andatevene!"
Tex: "E perchè?"
Marie Gold: "Perchè un lupo solitario come voi avrà tutti nemici in un posto come questo. Sia gli onesti che gli altri!"
Tex: "Bene! Terrò pronte le zanne!"
Marie Gold: "State in guardia, Tex. A Silver City vi sono lupi che pur forse non avendo zanne come le vostre... sono in branco...voi ne metterete a terra una parte, ma il resto del branco vi salterà addosso e vi sbranerà, Tex.."
Tex: "Può darsi, ma in ogni caso non posso seguire il vostro consiglio!"
Marie Gold: "Come volete, Tex! Ma io vi ho avvertito..."
Tex: "Marie Gold, ditemi...sarete nemica anche voi, o...."
Marie Gold: "Non sarò quella che avrei dovuto essere...mi capite Tex?"
Tex: "Certo che vi capisco. Grazie."

(*) Questo dialogo è tratto dal numero 2. Nella versione originale NON censurata, Marie Gold spara all'uomo che tenta di colpire alle spalle Tex. Nella versione censurata, in mio possesso, Marie Gold lo avvisa ed è Tex che liquida il fuorilegge. Una cosa però è rimasta: il dialogo! Lei afferma di avere ucciso, ma è Tex ad averlo fatto.

Un autentico diavolo scatenato

Il Tex prima maniera è un tizzone d'inferno: grilletto facile, audacia che rasenta la pazzia, istintivo e poco riflessivo. Non è nemmeno un essere umano, ma una mitragliatrice: ne manda un mucchio al creatore impugnando le colts come fossero appendici del suo corpo:

Tex: "Vieni avanti, Lowett!... Venite avanti, cani. C'è del piombo anche per voi!"
Lowett: "Maledetti!...E' solo!...Non scappate!...Corriamo verso il saloon..."
Tex: "Lowett...uno di noi due scenderà fra poco all'inferno! Eccomi Lowett! Sono sempre solo, coyote!"
(segue sparatoria infernale)
Tex: "Cani!...Cani!...Tutti all'inferno...Cani!...E' finita...anche...per me...ma molti di voi...mi faranno compagnia...sulla buia strada della...lunga pista..."

Ritorna, però, anche l'aspetto apparentemente meno evidente di questo Tex degli esordi: sentimenti non corrisposti che trovano addirittura una giustificazione documentata proprio in questo secondo albo. Del resto, Tex si sposerà per un puro caso, nel numero 7, e la moglie, la bellissima Lilith, verrà "liquidata" già col numero 10; ma la storia della sua morte, causata dal vaiolo, diventerà poi un cult assoluto dell'intera saga.

Joan: "Tex...Tex!...come vi sentite?
Tex: "Mai stato così bene in vita mia, Joan...e voi...che avete, Joan?...Vi vedo gli occhi lucidi come se aveste pelato un migliaio di cipol..."
(e qui Joan si getta affranta su Tex, rimasto ferito ed immobilizzato a letto)

Quando Tex si rimetterà, il commiato è sempre piuttosto distaccato:

Joan: "Tex...che Dio vi protegga. Io vi ricorderò sempre."
Tex: "Siete una cara ragazza, Joan. Arrivederci!
.............................................................
Joan: "Oh, babbo...babbo!....Se n'è andato!"
Padre di Johan: "Non piangere, Joan, ma sii fiera di aver conosciuto un uomo come Tex...Egli non poteva restare...egli non poteva restare, poichè ad uomini come Tex il destino sembra aver affidato una missione che non lascia posto per i sentimenti umani...."

Amici e nemici senza tempo

Due sono i personaggi storici che ritroviamo nell'albo n° 3 "Fuorilegge": Mefisto e Montales. Il primo diventerà IL NEMICO per eccellenza, trasformandosi da semplice illusionista a oscuro signore dei reami infernali, talmente addentro i più terribili segreti della magia nera da diventare egli stesso un figlio delle tenebre; il secondo è un fuorilegge messicano che lotta per la libertà e la giustizia del suo Paese. Lui e Tex combatteranno insieme, liquidando Mefisto (il cui vero nome era Steve Dickart, spia al soldo dei messicani e fratello della bionda Lily), artefice di un intrigo che aveva portato Tex ad essere nuovamente ricercato per omicidio.
Nel quarto albo, a pagina 132, "L'eroe del Messico", fanno la loro comparsa i cinesi ed il sindacato dell'oppio, che continuerà con l'albo successivo, "Satania!": il popolo "giallo" sarà il futuro protagonista delle avventure più avvincenti dell'intera saga, vuoi per il sapore esotico, vuoi per le atmosfere tipiche dei bassifondi cittadini, tra fumerie e lavanderie, tra cantine e passaggi segreti.

Il viso pallido sarà il mio uomo


Il numero 7, "Il patto di sangue", è un albo cruciale: inseguito dai Navajos, Tex si ritrova al palo della tortura:

Ma a un tratto, una svelta figura di donna esce dal cerchio degli spettatori e corre veloce verso il palo del supplizio ponendo la mano destra sulla spalla di Tex...E' Lilith, la figlia unica di Freccia Rossa, il capo dei Navajos!

Lilyth: "Che la mano del mio fratello rosso si fermi. Il viso pallido sarà il mio uomo!"
Tex: "Fulmini! Un matrimonio indiano!"

Appare così...bellissima e dolce, quasi in punta di piedi....La voglio ricordare ancora un pò, anche se è soltanto un fumetto....

Lilyth: "Il viso pallido capisce perchè ho fatto ciò che ho fatto?"
Tex: "Credo di sì, Lilith, non mi sposi certo per amore!"
Lilyth: "La parola amore suona come il canto di un pettirosso alle orecchie di Lilyth, ma essa non l'ha mai intesa dire da labbra d'uomo. Lilyth è stata educata nella missione delle sorelle bianche di Alamosa e odia questa inutile guerra"
............................................
Tex: "Bene! Non dimenticherò ciò che hai detto, e....non dimenticherò ciò che hai fatto per me, Lilyth"
Lilyth: "Tornerai, Tex?"
Tex: "Tornerò, Lilyth, e non solo per far seppellire per sempre la scure di guerra!"
Lilyth: "Sei molto buono, Tex! Dio ti protegga!"

E' in questo numero che Tex diventa Aquila della Notte. Per sventare una banda che vuole scatenare una sommossa indiana, Tex, per non farsi riconoscere, si traveste da cavaliere nero con tanto di cappuccio. Quando rientra al campo indiano, così conciato, per i Navajos è già diventato Aquila della Notte. A capo dell'intera cospirazione, Brennan e Teller, due ignobili bastardi che saranno la causa della morte di Lilyth e che ritroveremo nei numeri 104/105/106, interamente dedicati alla vendetta di Tex. Brennan e Teller, stranamente, non cadono direttamente nella mani del Ranger, ma vengono presi in consegna dall'agenzia a cui fa capo Marshall: in altre parole, la tragica fine di Lilyth, citata frettolosamente nel numero 10, sembra servita su un piatto d'argento, quasi fosse stata stabilita da tempo.
Il numero 8, "Due contro cento", vede l'esordio di Tiger Jack (pagina127), uno dei fedeli pards (assieme a Kit Carson e Kit Willer):

All'uscita di Faro un vigoroso indiano è fermo come se aspettasse qualcuno, e Tex lancia un richiamo....

Tex: "Tiger!...Waaoooh!"

al quale l'indiano risponde balzando in sella al suo mustang...

Col numero 10, "Il tranello", entriamo in un'altra fase della storia di Tex che merita di essere raccontata in maniera molto più dettagliata. Qualcosa della sua personalità e del suo modo di agire inizia a cambiare e le storie si fanno più sempre più complesse. "Il tranello", inoltre, è uno dei migliori albi di sempre. Vi rimando, pertanto, alla seconda parte di questa storia che verrà pubblicata quanto prima.


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