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Sceneggiati fantastici che (forse) non rivedremo più

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Gli anni ’70, si sa, sono stati il decennio della tv fantastica targata Rai. Decine di sceneggiati di vario genere (fantascientifici, parapsicologici, fantasy) videro la luce, nella maggior parte dei casi con un buon successo di pubblico. Alcuni di essi, ad esempio Il Segno del comando o A come Andromeda, raggiunsero lo status di capolavoro e conservano intatta la loro vedibilità ancora oggi, a quarant’anni di distanza dalla prima messa in onda. Altri non raggiunsero quel livello, ma sono anch’essi ancora pienamente godibili. Altri ancora rivelano oggi tutte le loro magagne e sono guardabili solo come documento o come curiosità d’epoca. C’è però, purtroppo, anche un gruppo di titoli che non furono mai più replicati, e che oggi sono introvabili. Il più noto è forse Extra di Daniele D’Anza, già trattato in un precedente articolo. Degli altri cinque a me noti, ecco una breve rassegna.

Oltre il 2000

(2 episodi: 9 giugno e 8 luglio 1971, Secondo Canale, b/n)
Soggetto e sceneggiatura: Inìsero Cremaschiscene
Costumi: Lucio Lucentini, Elio Costanzo
Musiche: Egisto Macchi
Regia: Piero Nelli

- La fabbrica dell’uomo -

Cast:
Bruno Cattaneo (il prof. Williams)
Giorgio Bonora (il prof. Tauler)
Pietro Biondi (il prof. Germani)
Tino Schirinzi (Rolando)
Walter Maestosi (Jean Dupré)
Daniele Dublino (Marco)
Simona Caucia (Shary)
Bruno Cirino (Frank-John)
Mirella Gregori (la dottoressa Drisna)
Rosita Torosh (Irina)
Massimo Marchetti (Staropoli)
Fabrizio Jovine (Yoachim)
Paolo Falace (l’intervistatore)
Adriana Cipriani (l’infermiera)
Bruno Marinelli (l’infermiere)
Pino Cuomo (capo-guardiano)
Franco Iavarone (un guardiano)
Trama:

Nella società del futuro la malattia e l'asocialità non sono ammesse; nella clinica dei professori Williams, Tauler e Germani, pertanto, si effettuano trapianti di ogni genere e trattamenti di condizionamento cerebrale per "integrare" nel corpo sociale gli individui disadattati.

- Il computer -
Cast:
Luciano Virgilio (Enrico Donati)
Carmen Scarpitta (Hélène Mallory)
Tino Carraro (Lebert)
Gianfranco Ombuen (Malaspina)
Roberto Rizzi (Albert Pakenius)
Maria Grazia Antonini (Françoise)
Giovanna Mainardi (Margaretha Deran)
Vittorio Zizzari (il prof. Kristian)
Renato Turi (Ruggero Donati)
Emilio Cappuccio (Caputo)
Aldo Massasso (Vanner)
Erasmo Lopresto (il tecnico)
Enrico Lazzareschi (il barman)
Mario Valgoi (lo sconosciuto)

Trama:
Intorno all'anno 2050 la società umana è completamente controllata dall'intelligenza artificiale.
Il ricercatore cibernetico Enrico Donati ama la bella Hélène Mallory e la vuole sposare, ma un computer "eugenetico-caratteriale" contrasta in tutti i modi questa unione, ritenendo la donna non adatta a Donati.

Orfeo in Paradiso

(2 puntate: 28 e 31 dicembre 1971, Programma Nazionale, b/n)
Soggetto: dal romanzo di Luigi Santucci
Sceneggiatura di Italo Alighiero Chiusano e Leandro Castellani
Scene e costumi: Eugenio Guglielminetti
Musiche: Fabio Fabor
Regia: Leandro Castellani

Cast:
Alberto Lionello (Orfeo)
Arnoldo Foà (Monsieur Des Oiseaux)
Magda Mercatali (Eva, la madre di Orfeo)
Graziella Galvani (Maria Grillo)
Luigi Casellato (il dottor Grillo)
Leda Palma (Katia)
Luciano Virgilio (Fausto Gomez)
Didi Perego (Ester Pravedoni)
Mariella Furgiuele (Teresa)
Laura Bottigelli (Eva a 5 anni)

Trama:

Orfeo, un uomo travolto da una grave crisi esistenziale in seguito alla morte della madre, intende togliersi la vita gettandosi dal Duomo di Milano; qui uno strano personaggio, Monsieur Des Oiseaux, lo dissuade proponendogli un singolare patto: Orfeo potrà viaggiare nel passato e assistere all’infanzia e alla giovinezza della madre Eva, purché non inteferisca con il destino di lei.

Lo strano caso di via dell'Angeletto
(quarto episodio del ciclo "Storie in una stanza", 17 maggio 1975, Secondo Canale, b/n)
Soggetto, sceneggiatura e regia: Maurizio Ponzi
Scenografia: Gabriella Evangelisti
Costumi: Sebastiano Soldati

Cast:
Nino Castelnuovo (Giovanni)
Paola Gassman (Liliana)
Gianni Riso, Nino Carillo, Lorenzo Logli (imbianchini)
Maurizio Scattorin (il commesso)
Stefano Ardinzone (il ladro)
Giancarlo Busi (un facchino)
Tina Lattanzi (la voce della casa)

Trama:
Giovanni e Liliana sono una giovane coppia di sposi; lui è un marito affettuoso e amante dell'intimità domestica, lei è invece una donna piuttosto dura, di poche parole, che considera la casa solo come un tetto sotto il quale dormire.
A un certo punto, la casa diventa un'entità viva, che sembra accorgersi dell'atteggiamento ostile della donna e comincia a vendicarsi.
Gli altri quattro episodi del ciclo erano:
Ovvero le fotografie (regia di Dino B. Partesano), Il registratore (Gianni Amico), Un quarto d'ora appena (Francesco Dama), Vuoi una nocciolina nella testa? (Davide Montemurri).

Gli occhi del drago
(3 puntate, dal 25 settembre al 9 ottobre 1977, Rete 1, colore)
Soggetto: Lucio Battistrada
Sceneggiatura: Lucio Battistrada, Piero Schivazappa
Scene: Sandro Dell'Orco
Costumi: Guido Cozzolino
Fotografia: Giuliano Giustini
Musiche: Mario Migliardi
Realizzazione: Intervision
Regia: Piero Schivazappa

Cast:
Ugo Maria Morosi (Giulio Cafiero)
Stefania Casini (Renata)
Mario Adorf (il commissario Ferrari)
Enrico Papa
Renato Scarpa
Roberta Paladini
Guerrino Crivello
Ernesto Colli
Fausto Di Bella
Roberto Posse

Trama:
L'ingegner Giulio Cafiero indaga per proprio conto su una strana serie di delitti, di cui è rimasto vittima (durante una scalata in montagna) anche il fratello.
Aiutato dalla psicologa Renata, fidanzata del defunto fratello, Giulio scopre che tra tutti gli omicidi esiste un bizzarro denominatore comune: la presenza di una 'Banzai', motocicletta giapponese di grossa cilindrata.

Le immagini:

1 - Bruno Cattaneo, Pietro Biondi, Tino Schirinzi, Giorgio Bonora (La fabbrica dell'uomo)
2 - Walter Maestosi, Simona Caucia, Daniele Dublino (La fabbrica dell'uomo)
3 - Maria Grazia Antonini, Luciano Virgilio, Roberto Rizzi (Il computer)
4 - Carmen Scarpitta (Il computer)
5 - Nino Castelnuovo e Paola Gassman (Lo strano caso di via dell'Angeletto)
6 - Nino Castelnuovo e Paola Gassman (Lo strano caso di via dell'Angeletto)
7 - Arnoldo Foà sul Duomo di Milano (Orfeo in Paradiso)
8 - Alberto Lionello e Didi Perego (Orfeo in Paradiso)
9 - Ugo Maria Morosi e Stefania Casini (Gli occhi del drago)
10 - Ugo Maria Morosi sulla "Banzai" (Gli occhi del drago)



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