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Atom heart mother

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SOGNO PSICHEDELICO D'INVERNO

Era il giorno della Befana. Mi ero alzato prestissimo. Le 04.00 del mattino. Dov'è la mia calza? Eccola! Infilo la mano e trovo la cassetta di "Atom heart mother", universalmente conosciuto come il "disco della mucca". Era una cassetta che aspettavo da tempo: famosissima composizione dei Pink Floyd mai ascoltata. Tutti gli altri dormono....la prendo, la porto in camera, la inserisco nel registratore...clack....parte la musica. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare................

Un rumore di sottofondo......un generatore?.........Una musica apparentemente disarmonica prende corpo.......poi parte........ne sono rapito. Un'orchestra accompagna la batteria in questa overture sinfonica.....poi?......ecco una musica dolcissima che mi trasporta e mi fa fremere il cuore.......non sono nemmeno sul letto......mi trovo e non mi trovo.....sono su un luogo che non esiste......sono meravigliosamente vivo....... La musica stacca.......sento un canto.....sembra una preghiera.........come una sirena sopra uno scoglio....parte piano, lento.....poi cresce....è un piccolo coro..........Dove sono? Ci sono momenti che assaporiamo....nei quali siamo profondamente noi stessi, in perfetta armonia con ciò che ci circonda......dove sono?....Il coro è ora forte e prorompente, si erge vigoroso e urla la sua forza, incalzato dalla batteria.......Mi riprendo un pò...c'è uno stacco, un piccolo inserto jazzato, accompagnato dalla chitarra di Gilmour. Per un attimo il sogno è spezzato.....ma lentamente sfuma....il coro tende a riprendersi il suo tema centrale....tenta di spezzare, di entrare.......ed eccolo lì, che ritorna grande, mentre l'orchestra riesplode......Ritorna il rumore di sottofondo, ritmato.....ogni tanto dei rumori, delle improvvise fiammate.....come un tram che ti sfreccia vicino, come un getto d'aria improvviso sparato sulla faccia.....e ti arriva un treno.....poi un trillo.....dei passi cadenzati elettrici sembrano salire le scale........e ritorna il caos iniziale, fino a ritornare un corpo, una unica melodia......Riprende la dolce musica ed io non mi trovo più lì.....è soffusa, dolcemente languida, mi prende il cuore.....Sono in un'isola, sono qui e non sono qui.....Ora la sinfonia è limpida e chiara ed i cori squarciano le nuvole della mia stanza............................................

Giro la cassetta. I miei ancora dormono......."If" è dolcissima e per un attimo rischio di soccombere....ma poi entra "Summer '68" è non è una canzone....è forse tra quanto di più bello abbiano fatto i Floyd. Per certi versi è la giusta continuazione della "suite". Il pianoforte strimpella, una tromba lo segue, sembra una marcetta....ma non lo è......il coretto si alza e mi sembra di essere in una via di Londra, intento a scalciare una lattina di birra, contento e beato. C'è molto lavoro in questo pezzo.....ed i fiati lo accompagnano e lo ricamano.................................................

Ed ecco che "Fat old sun" mi riaccompagna dolcemente verso l'onirico. E' stato detto che forse è il pezzo più dolce dei Floyd. Lo ascolto per la prima volta. Tutto è sussurrato. Sembra una ninna nanna: sogna.....sogna....e la batteria si inserisce, senza disturbare.....ancora una volta sono qui e non sono qui.....mi lascio trasportare........ed ecco che la chitarra di Gilmour entra dentro, accompagnata dalla batteria, decisa.....ma senza essere invadente....ne esalta il sapore...........


Mi alzo.....voglio fare colazione e voglio farlo con "Alan's psychedelic breakfast". E' mattino presto, la gente in casa ancora dorme e fuori è buio e fa freddo. Mi preparo un thè coi biscotti.....la musica è tutta incentrata sui rumori d'ambiente, mentre un leggero sottofondo li accompagna.

Ed io sono lì, solo, e mi accorgo che tutto quello che sono e rappresento è chiuso in quella cucina......io, la musica e nessun altro......

Un assaggio del loro sound:

Pink Floyd - Atom heart mother (30 sec.)

Pink Floyd - Fat old sun (30 sec.)

Pink Floyd - Summer 68 (30 sec.)


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