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Il buio oltre la siepe

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Il contesto storico

Nel 1865, dopo l'abolizione della schiavitù negli USA, gli uomini di colore erano in condizione di estrema povertà, mentre i bianchi avevano perso tutti i loro privilegi e dovevano pensare a rimpiazzare in qualche modo quella manovalanza per "animali e macchine" (così venivano considerati gli schiavi). Durante la grande depressione iniziata nel 1929, il pregiudizio e l'odio dei bianchi nei confronti dei neri crebbe notevolmente, a tal punto da organizzare veri e propri linciaggi per futili motivi. Ciò che fece Atticus Finch nel film, seduto davanti alla prigione, in piena notte, per difendere Tom Robinson, rispecchia perfettamente quel periodo di grandi conflitti sociali. Negli anni '30, anche se il 50% della popolazione delle città del sud erano nera, gli uomini di colore non avevano diritto di voto e non potevano sposarsi con persone di razza bianca. La politica della segregazione razziale significò per i neri proprie scuole, proprie squadre di football, persino propri cimiteri, proprie chiese: nel romanzo di Harper Lee, Scout e Jem entrano in difficoltà con la zia Alexandra per assistere alla messa celebrata nella chiesa dei neri in compagnia di Calpurnia, la loro cuoca di colore. I neri, in tribunale, possono entrare soltanto dopo i bianchi e devono restare seduti sulla balconata, lontani dai bianchi.
Il Ku Klux Klan era un gruppo di vigilantes costituito da bianchi per intimidire e perfino assassinare i neri: fino agli anni '50 era pratica diffusa accusare i neri di avere molestato delle donne bianche in base a pochissime prove o senza averne alcuna. Harper Lee basò il tema centrale del suo romanzo su un caso avvenuto a Scottsboro, nell'Alabama: nel 1931 aveva 5 anni quando nove giovani uomini di colore furono accusati di avere violentato due donne bianche su un treno. Dopo una serie di prove assurde, quattro degli uomini furono condannati, anche se gli avvocati avevano dimostrato la loro infondatezza. Successivamente si scoprì che le donne mentirono.

La storia

Tratto dall'omonimo romanzo di Harper Lee, Il buio oltre la siepe è un film toccante ambientato negli anni trenta che racconta la storia di una cittadina americana della provincia meridionale, turbata da un orrendo caso giudiziario, in cui un uomo di colore viene accusato ingiustamente di stupro. Atticus Finch (Gregory peck), è l'avvocato progressista deciso a battersi per ottenere giustizia contro l'ipocrisia della comunità americana del tempo ancora gravemente intollerante verso l'integrazione sociale dei neri, descritta con intelligenza, impegno e una straordinaria forza di tutti i personaggi. Gregory Peck vinse l'Oscar come miglior attore, Horton Foote quello per la straordinaria sceneggiatura.
Come recita la presentazione del libro, dal quale è stato tratto il film, la vicenda, che è solo l'episodio centrale della storia, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai ad essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un pò di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.

Harper Lee, l'autrice del libro

Harper Lee è nata a Monroeville nell'Alabama nel 1926. Come Jem e Scout nel film, suo padre era un avvocato. Studiò legge e poi si impiegò a New York presso una compagnia aerea. Amica di Truman Capote (*) da quando aveva tre anni, fu consigliata da lui a mettere per iscritto i racconti che lei andava facendo della propria infanzia. Un giorno, abbandonò l'impiego per scrivere il suo libro, iniziato metà degli anni '50 e terminato nel 1957. Nacque così Il buio oltre la siepe che le valse un immediato e strepitoso successo di pubblico e il premio Pulitzer 1960, anno della sua pubblicazione. E' l'unico suo libro: ormai ottantenne, vive sempre a Monroeville.

(*) Truman Capote, romanziere statunitense (1924-1984). Narratore incline alle situazioni scabrose, colte soprattutto nei loro riflessi sui personaggi. "Altre voci, altre stanze" (1948), "L'arpa d'erba" (1951), "Colazione da Tiffany" (1958), "A sangue freddo" (1965). Truman Capote è stato uno dei primi rappresentanti del New Journalism, praticando una scrittura che mirasse a raccontare la verità e la realtà, per quanto cruda, scandalosa o anti-letteraria. Forse, anche per questo, è stato spesso al centro di molte polemiche, sempre in prima linea sulle luci della ribalta degli scandali. Tra il 2005 e il 2006 usciranno due films ispirati alla vita e alle opere dello scrittore americano.

Il film

Sono molto legato a questo film: i ricordi dell' infanzia me l'hanno fatto amare al di là dei suoi notevolissimi meriti artistici. Un magnifico Gregory Peck, qui premiato con l'Oscar, in un grande film di denuncia, in uno stupendo bianco e nero, pieno di atmosfera. Questo film è anche un viaggio onirico nell'infanzia, con le paure del buio, le fronde degli alberi sbattute dal vento, le strade del bosco percorse di sera, i giochi dei bambini all'aperto e la curiosità per le cose piene di mistero; come quella casa, apparentemente disabitata, che nasconde un segreto...Boo...un giovanotto handicappato, segretamente tenuto nascosto alla vista della gente, forse più per vergogna che per proteggerlo. Fu un giorno d'estate che i bambini scoprirono dei giocattoli intagliati nel legno, deposti nell'incavo di un albero: non sapevano che Boo li aveva fatti per loro, così come non sapevano che proprio grazie a Boo avrebbero avuto salva la vita. E tutto accadde in quella "terribile estate"...
Da antologia l'inizio del film, con una musica strana, quasi una dolce ninna nanna. E un orologio in primo piano, lo stesso che Atticus (i bambini chiamavano proprio così, il papà, col suo vero nome) regalerà al figlio come da tradizione. Due bambini orfani di madre, destinati a crescere in un mondo razzista, ansiosi di trovare una risposta alle loro domande: capiranno che un uomo di colore è una persona come le altre e che anche Boo, del quale avevano una così grande paura, lo è. Saranno proprio loro, questa volta, a farlo capire ai "grandi".

"I vicini portano da mangiare quando muore qualcuno...portano dei fiori quando qualcuno è ammalato...e altre piccole cose, in altre occasioni.
Boo era anche lui un nostro vicino...e ci aveva dato due pupazzi fatti con il sapone, un orologio rotto con la catena, un coltello...e le nostre vite.
Una volta Atticus mi aveva detto: "Non riuscirai mai a capire una persona...se non cerchi di metterti nei suoi panni, se non cerchi di vedere le cose dal suo punto di vista".
Ebbene io quella notte capii quello che voleva dire.
Adesso che il buio non ci faceva più paura, avremmo potuto oltrepassare la siepe che ci divideva dalla casa dei Radley e guardare la città e le cose dalla loro veranda.
Accadde tutto in una notte...la notte più lunga...più terribile...e insieme la più bella di tutta la mia vita."


Il libro

Uomini
Scout: "Bè, io son contenta che sapeva leggere e scrivere, se no chi lo avrebbe insegnato ad Atticus? E se Atticus non sapeva leggere, io e te ci troveremmo in un bel guaio. Non credo che siano queste le tradizioni, Jem"
Jem: "E allora come spieghi che i Cunningham sono diversi da noi? Il padre di Walter sa a malapena fare la sua firma, l'ho visto io. La differenza sta proprio in questo: che noi sappiamo leggere e scrivere da più tempo di loro."
Scout: "No, tutti devono imparare, nessuno nasce sapendo già le cose. Walter è intelligentissimo, soltanto rimane indietro perchè a volte deve andare nei campi ad aiutare suo padre; ma è in gamba lo stesso. No, Jem, io credo che la gente sia di un tipo solo: gente, e basta!"
Jem si girò e prese a pugni il cuscino per gonfiarlo a dovere. Nell'appoggiarvisi, era accigliato e, temendo che stesse covando uno dei suoi scoramenti, divenni prudente. Corrugò la fronte fino a riunire le sopracciglia, strinse le labbra e non parlò per un pezzo.
Jem: "E' quel che pensavo anch'io quando avevo la tua età" disse infine. Ma se gli uomini fossero di un tipo solo, come ti spieghi che non vanno mai d'accordo tra loro? Se son tutti uguali, perchè passano la vita a disprezzarsi a vicenda? Comincio a capire una cosa Scout: sai perchè Boo Radley è rimasto chiuso in casa tutto questo tempo? Perchè non vuole uscire."

Boo
Egli stava ancora appoggiato al muro, come l'avevo visto nell'entrare nella stanza, con le braccia piegate sul petto. Mentre lo indicavo col dito, abbassò le braccia premendo le palme delle mani contro il muro. Erano mani bianche da far impressione, mani che non avevano mai visto il sole, così bianche che risaltavano sulla parete color crema, nella luce fioca della camera di Jem. Distolsi lo sguardo dalle sue mani portandolo ai calzoni kaki incrostati di sabbia, poi i miei occhi risalirono lungo il suo corpo esile fino alla camicia di cotone, strappata. Il volto lo aveva bianco come le mani, salvo per un'ombra sul mento un pò sporgente. Aveva le guance tanto magre da essere incavate, la bocca larga e dei solchi delicati alle tempie, e i suoi occhi grigi così scialbi che pensai fosse cieco. Aveva i capelli radi e privi di vita, come una peluria al sommo della testa. Quando lo indicai col dito, le palme scivolarono lungo il muro, lasciandovi strisce di sudore, ed egli infilò i pollici nella cintura. Uno strano spasimo lo scosse, come se avesse udito un'unghia strisciare sull'ardesia, ma mentre lo guardavo la tensione gli scompariva lentamente dal volto. Le sue labbra si aprirono in un timido sorriso e, per le lacrime che mi riempirono d'un tratto gli occhi, il volto del nostro vicino tremò e si offuscò.
"Ciao, Boo", dissi..........Giungemmo al lampione, all'angolo: quante volte Dill ed io eravamo stati fermi là, abbracciando il grosso palo, osservando, aspettando, sperando? Quante volte Jem ed io avevamo fatto quel percorso? Entrai nel giardino dei Radley per la seconda volta in vita mia. Boo ed io salimmo gli scalini che conducevano al portico. Le sue dita trovarono la maniglia della porta; egli lasciò andare dolcemente la mia mano, aprì la porta, entrò, e la richiuse. Non lo vidi mai più.

Le stagioni della vita

Era estate, e due bambini correvano sul marciapiedi incontro ad un uomo che si avvicinava in distanza. L'uomo agitava la mano e i bambini facevano a chi arrivasse prima da lui.
Era ancora estate e i bambini si avvicinavano di più alla casa. Un ragazzo camminava a fatica sul marciapiede, trascinandosi dietro una canna da pesca. Un uomo stava ad aspettare con le mani sui fianchi. Estate, e i bambini di quell'uomo giocavano in giardino con il loro amico, recitando uno strano piccolo dramma, di loro invenzione.
Era autunno e i bambini di quell'uomo facevano la lotta sul marciapiede di fronte alla casa della signora Dubose. Il ragazzo aiutava la sorellina a rimettersi in piedi e andavano a casa. Autunno, e i bambini di quell'uomo trottavano avanti e indietro girando l'angolo con le pene e i trionfi della giornata dipinti sul volto, e si fermavano davanti ad un albero di quercia incantati, incuriositi, apprensivi.
Inverno, e i bambini di quell'uomo rabbrividivano accanto al cancello del giardino, profilati contro una casa che ardeva. Inverno, e un uomo usciva per la strada, lasciava cader gli occhiali e uccideva un cane.
Estate, e guardava i suoi bambini che avevano male al cuore, per lui.
Di nuovo autunno, e i bambini di Boo avevan bisogno di lui.

Il titolo originale del film e del libro

"Mockingbird" non significa usignolo, almeno nel suo termine più stretto. Vocabolario alla mano, usignolo in inglese è "Nightingale".
Ricercando "Mocking" ho trovato la voce zoologica "mocking bird", ossia "mimo". Riprendendo il vocabolario di italiano, alla voce "mimo" ho trovato anche la seguente descrizione: "passeraceo americano simile ad un merlo, ma con un canto melodioso che imita quello di tutti gli altri uccelli".
L'usignolo è sempre un passeraceo, specialmente notturno, dotato di canto bellissimo (ma è proprio, non un'imitazione).

La traduzione italiana del libro recita così:

Scout: "Bè, sarebbe come uccidere un passero"

decisamente più corretta, mentre il doppiaggio del film cita testualmente:

Scout: "Bè, sarebbe...sarebbe come sparare ad un usignolo, non ti pare?"

Perchè "mockingbird" e non "nightingale"? Questa la mia interpretazione: il fatto di "imitare" il verso degli "altri" ci dimostra che Boo, persona timidissima che viveva sempre tappato in casa, non era un "protagonista sociale" che si faceva notare per le sue capacità, ma era una persona dotata di grandissima sensibilità, al punto di riuscire ad assimilare l'esterno con le sue vicende (il canto degli "altri"), pur restando isolato dal resto del mondo. Egli c'è, impalpabile ma presente, ed il suo "canto bellissimo" è la parte migliore di quell'umanità che sta fuori, con le sue violenze ed ipocrisie.

Gli attori: curiosità

Gregory Peck
E' nato il 05/04/1916 a La Jolla, California, USA.
Eldred Gregory Peck (questo il suo nome completo), dopo il divorzio dei genitori, all'età di 5 anni viene mandato a vivere con la nonna che lo accudì indirizzandolo a severe scuole di religione. Dopo aver cominciato la scuola di medicina, abbandona gli studi all’università di Berkeley e si dedica alla recitazione, iniziando la carriera di attore a teatro. Nel cinema debutta nel 1944 con il film "Tamara figlia della steppa" diventando subito un divo.
Il resto è storia del cinema.
Quando gli chiedevano quali fossero i ruoli nei quali maggiormente si identificava, lui rispondeva immancabilmente: "Sono tanti. Nell´ordine, Atticus Finch, Atticus Finch, Atticus Finch e ancora Atticus Finch".
Il suo indimenticabile personaggio di avvocato antirazzista ne "Il buio oltre la siepe" è stato dichiarato dall'American Film Institute "il più grande eroe della storia del cinema Usa".
E' morto il 12/06/2003 a La Jolla, California, USA.

Mary Badham
E' nata il 07/10/1952 a Birmingham, Alabama, USA.
Figlia di un ex generale dell'Air Force, nel dicembre del 1961 la piccola Mary fu selezionata da un gruppo di più di 100 talentuose ragazzine del Sud per recitare a fianco di Gregory Peck nel film di Robert Mulligan. Il regista ed il produttore Alan J. Pakula scelsero la bambina dagli occhi azzurri e dai capelli marroni, sebbene non avesse mai avuto precedenti esperienze cinematografiche: fu una scelta felice perchè si rivelò straordinaria, tanto da guadagnarsi una nomination all'Oscar. Ciononostante, dopo quel film la madre di Mary la indirizzò ad una scuola privata di Birmingham e soltanto nel 1966 ritornò al cinema nel film "Questa ragazza è di tutti", a fianco di Natalie Wood. Subito dopo si rituffò nella solita e tranquilla vita di tutti i giorni, andando all'Università dell'Arizona dove incontrò il suo futuro marito, Richard Wilt. Oggi la coppia vive in una azienda agricola della Virginia con i loro due figli. Mary Badham è la sorella del regista John Badham ("La febbre del sabato sera", "Wargames - Giochi di guerra", "Tuono blu", "Due nel mirino").

Phillip Alford
E' nato il 11/09/1948 a a Gadsden, Alabama, USA.
Figlio di un muratore caporeparto, nonchè piccolo appaltatore, a Birmingham comparì in piccoli produzioni amatoriali nel teatro cittadino. Quando i talent scout andarono alla ricerca di chi potesse impersonare Jem, il figlio di Atticus, il direttore del teatro segnalò il giovane Phillip Alford. La sua recitazione era decisamente migliore di quella di centinaia di altri ragazzini precedentemente visionati e quindi Phillip, all'età di 13 anni, andò a Hollywood. La sorella Eugenia, di tre anni più giovane, recitò una piccola parte nel film in una scena ambientata a scuola.
Tre anni dopo, Alford girò il suo secondo film, "Shenandoah, la valle dell'onore", a fianco di James Stuart. Oggi vive a Birmingham dove possiede un negozio ed un bar.

Scheda del film

Il buio oltre la siepe (To kill a mockingbird) (1962)

Regia di
Robert Mulligan

Scritto da
Harper Lee (novel)
Horton Foote

Cast:
Gregory Peck .... Atticus Finch
Mary Badham .... Jean Louise 'Scout' Finch
Phillip Alford .... Jeremy 'Jem' Finch
Robert Duvall .... Arthur 'Boo' Radley
John Megna .... Charles Baker 'Dill' Harris
Frank Overton .... Sheriff Heck Tate
Rosemary Murphy .... Maudie Atkinson
Ruth White .... Mrs. Dubose
Brock Peters .... Tom Robinson
Estelle Evans .... Calpurnia
Alice Ghostley .... Aunt Stephanie Crawford
Paul Fix .... Judge Taylor
Collin Wilcox Paxton .... Mayella Violet Ewell
James Anderson .... Robert E. Lee 'Bob' Ewell
William Windom .... Mr. Gilmer, Prosecutor
Crahan Denton .... Walter Cunningham Sr.
Richard Hale .... Nathan Radley

Prodotto da
Alan J. Pakula

Original Music by
Elmer Bernstein

UNIVERSAL - A Pakula-Mulligan, Brentwood Productions Picture

Il DVD

Contenuto audio: Dolby Digital 1.0 - Lingue italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.
Sottotitoli: inglese, portoghese, francese, finlandese, polacco, norvegese, danese, tedesco, olandese, cecoslovacco, svedese, turco, bulgaro, ungherese. Incredbilmente non esistono sottotitoli in lingua italiana, utili per gli speciali.

Formato video: 1.85.1
Durata film: 124 minuti

Contenuti speciali: note di produzione, filmografie del cast e dei realizzatori del film, trailer cinematografico, il making of.

Il libro

Anche gli avvocati sono stati bambini, immagino....
(Charles Lamb)

Universale Economica Feltrinelli
Harper Lee - Il buio oltre la siepe
Ventiseiesima edizione novembre 2004
Titolo originale: To kill a mockingbird
Prima edizione: 1960 by Harper Lee
Prima edizione italiana: 1962 - Feltrinelli Editore
Prezzo: 7,50 euro
Pagine: 315
Sito internet: www.feltrinelli.it


Copertina del DVDJem e ScoutUn' intensa espressione di Jean Louise 'Scout' FinchCharles Baker 'Dill' HarrisArthur La scatola delle meraviglieAncora Jem e ScoutAtticus FinchTom RobinsonMayella Violet EwellRobert E. Lee 'Bob' EwellCopertina del libro edizione 1964Copertina del libro ultima edizioneUna giovane Harper LeeHarper Lee oggi

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