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Daniele D'Anza

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Il venticinquennale

Venticinque anni fa, il 12 aprile 1984, moriva a Roma Daniele D’Anza, uno dei più grandi registi che la televisione italiana abbia avuto. Purtroppo, al pari di molti suoi illustri colleghi che hanno fatto grande la Rai degli anni d’oro, D’Anza è oggi un personaggio quasi dimenticato, e persino molti appassionati dei suoi storici sceneggiati non hanno mai visto una sua fotografia. Tentiamo di rimediare parzialmente ricordandolo qui e riassumendo brevemente la sua carriera.

Nato a Milano il 20 aprile 1922, D’Anza si laureò in scienze politiche all’Università di Pavia. Nel dopoguerra esordì nello spettacolo su due fronti: fu infatti critico teatrale (tra il ’46 e il ’47 pubblicò anche una sua rivista mensile, "Platee") e regista di piccole compagnie. Il suo primo spettacolo importante fu "Per venticinque metri di fango", tratto da Irwin Shaw e allestito nell’estate del ’45 nel grande cortile del Castello Sforzesco di Milano. Nel ’49 assunse la direzione della compagnia Carraro-Zoppelli, con la quale allestì diversi importanti lavori, tra cui "La leggenda di Ognuno" di Hofmannsthal e "La macchina infernale" di Cocteau.

Negli anni successivi D’Anza alternò regie teatrali a sceneggiature cinematografiche (nel ’50 collaborò anche al primo film di Antonioni, "Cronaca di un amore"), non risolvendosi a imboccare definitivamente né una strada né l’altra. Fu il dirigente Rai Sergio Pugliese a trarlo d’impaccio instradandolo su una terza via, quella della nascente televisione. Stabilitosi a Torino, D’Anza fu, con Mario Landi, Franco Enriquez e pochi altri, uno dei primi registi "sperimentali" della Rai; nel ’52, due anni prima dell’inizio delle trasmissioni regolari, D’Anza diresse la prima commedia trasmessa in diretta dalla televisione italiana, "La carrozza del SS. Sacramento" di Mérimée.

Oltre che con la prosa, D’anza si cimentò poi brillantemente con pressoché tutti i generi televisivi, inventando anche nuove tipologie di spettacolo: ad esempio "Il mattatore" (1959), programma in dieci puntate pirotecnicamente interpretato da Vittorio Gassman, è generalmente considerato il primo esempio di "contenitore" televisivo.

Nell’ambito dello sceneggiato a puntate, D’Anza fornì le prove migliori soprattutto nei gialli, tra cui una serie di titoli tratti da Durbridge ("Paura per Janet", 1963; "Melissa", 1966; "Giocando a golf una mattina", 1969) e da Dürrenmatt ("Il giudice e il suo boia" e "Il sospetto", 1972), nonché numerosi originali Rai ("Aprite: polizia", 1958; "Coralba", 1970; "Ho incontrato un’ombra", 1974; "L’ultimo aereo per Venezia", 1977; "Illa: punto d’osservazione", 1981; "La sconosciuta", 1982).

Molto popolari furono anche i suoi "teleromanzi musicali", come "Scaramouche" (1965, interpretato da Domenico Modugno), e "Non cantare, spara" (1968, con il Quartetto Cetra, i Rokes, Giorgio Gaber, Luigi Vannucchi, Aroldo Tieri).

La fama di D’Anza è però ancor oggi in gran parte legata al filone gotico-parapsicologico che tanto successo riscosse negli anni ’70 e che il regista, insieme agli sceneggiatori Giuseppe D’Agata, Flaminio Bollini, Dante Guardamagna e Lucio Mandarà, letteralmente inventò. Magistralmente costruito sul doppio binario narrativo della spy story e del soprannaturale, "Il segno del comando" (andato in onda nella primavera del ’71) costituì in quel decennio un modello, mai eguagliato, per svariati rifacimenti e imitazioni.

Lo stesso D’Anza riprese il tema del paranormale in due sceneggiati successivi, "ESP" (basato sulla figura del sensitivo olandese Gerard Croiset) nel 1973 e "L’amaro caso della Baronessa di Carini" (ispirato al folklore siciliano) nel 1975. Sempre nell’ambito del fantastico D’Anza realizzò anche "Extra" (basato su un presunto rapimento alieno avvenuto negli USA) nel 1976, e i "Racconti fantastici" tratti da Poe nel 1979 (in quest’ultimo lavoro il regista recitò anche in un piccolo ruolo).

Poco nota è invece l’attività di D’Anza come regista cinematografico. Diresse tre film, in verità non memorabili: "Giove in doppiopetto" (1954, una commedia musicale con Carlo Dapporto e Delia Scala), "I piaceri del sabato notte" (1960, un noir con Elsa Martinelli e Andreina Pagnani) e "Pugni, pupe e marinai" (1961, con Ugo Tognazzi, Maurizio Arena e Paolo Ferrari), una commediola di poche pretese che conteneva comunque interessanti elementi di satira verso la Rai di allora.

Un’ulteriore sfaccettatura della multiforme creatività di D’Anza riguarda la sua attività di co-autore di canzoni: da ricordare almeno "Regent’s Park" (sigla finale dello sceneggiato "Melissa", 1966), scritta con Fiorenzo Carpi e interpretata da Connie Francis, e "Un impermeabile bianco" (sigla di chiusura di "Giocando a golf una mattina", 1969), composta con Gigi Cichellero e cantata da Paola Orlandi.

D’Anza morì prematuramente, a soli 62 anni, nell’aprile del 1984. Circa sei mesi prima gli era stata diagnosticata una grave malattia alla gola. Lasciò la moglie, l’attrice Luisella Boni (da lui diretta in varie produzioni tv, tra cui "Melissa", "Non cantare, spara" e "Giocando a golf una mattina"), e due figlie. L’ultimo lavoro realizzato da D’Anza fu "La ragazza dell’addio", tratto dal romanzo di Giorgio Scerbanenco e interpretato da Carole Andrè e Ray Lovelock. Girato nell’estate dell’83, lo sceneggiato andò in onda nel giugno dell’anno successivo.

Con la scomparsa di Daniele D’Anza si avviava a un repentino declino lo stesso genere in cui il regista milanese era stato maestro, lo sceneggiato "classico". Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, d’altronde, lo scenario televisivo era mutato radicalmente rispetto agli "anni d’oro" della Rai: la graduale ascesa di canali commerciali sia locali che nazionali, l’importazione di discutibili tipologie di spettacolo dall’estero, l’invadenza sempre più ossessiva della pubblicità avevano avviato quella trasformazione del mezzo televisivo di cui vediamo oggi i risultati. Lo sceneggiato soccombette lentamente, nel corso degli anni ’80, all’assalto scriteriato dei serial statunitensi, delle telenovelas sudamericane e, più tardi, delle sciatte fiction nostrane.

Fortunatamente, è oggi possibile rivedere almeno una parte dei lavori più significativi realizzati da D’Anza negli anni ’60 e ’70: oltre a "Il segno del comando" e "L’amaro caso della Baronessa di Carini", già da tempo disponibili in varie edizioni in vhs e dvd, attualmente la Fabbri Editori sta pubblicando due collane di sceneggiati che comprendono altri titoli imperdibili quali "Giocando a golf una mattina", "Coralba", "Il giudice e il suo boia", "ESP", "Ho incontrato un’ombra" e "Madame Bovary".

In attesa di un’improbabile commemorazione "ufficiale" da parte della Rai, celebriamo dunque Daniele D’Anza riguardandoci i suoi capolavori.

Lista completa degli sceneggiati tv diretti da Daniele D’Anza

Nodo stradale (episodio unico, 7 luglio 1954)
Vacanze ai quartieri alti (originale di D. D’Anza, episodio unico, 15 settembre 1956)
Operazione Shakespeare (episodio unico, 5 febbraio 1957)
Orgoglio e pregiudizio (5 puntate, dal 21 settembre al 19 ottobre 1957)
Capitano tutte a me (3 episodi, dal 10 al 24 novembre 1957)
L’ex alunno (1957)
Donne in ermellino (episodio unico, 14 gennaio 1958)
Notte sull’Atlantico (episodio unico, 5 marzo 1958)
Le avventure di Nicola Nickleby (6 puntate, dal 19 aprile al 24 maggio 1958)
Aprite: polizia (originali di D. D’Anza e.a., 6 episodi, dal 9 agosto al 13 settembre 1958)
Sammy (episidio unico, 16 giugno 1959)
Vita col padre e con la madre (4 puntate, dall’8 al 28 febbraio 1960)
Paura per Janet (6 puntate, dal 2 al 28 dicembre 1963)
Il Sempione strizza l’occhio al Frejus (episodio unico, 13 gennaio 1964)
Fine d’anno sulle scale (episodio unico, 24 febbraio 1964)
Perché non mi hai fatto più alto? (episodio unico, 9 marzo 1964)
Io e lui (episodio unico, 5 dicembre 1964)
Questa sera parla Mark Twain (7 puntate, dal 28 marzo al 9 maggio 1965)
Scaramouche (5 puntate, dal 9 ottobre al 6 novembre 1965)
La coscienza di Zeno (3 puntate, dal 16 al 30 marzo 1966)
Melissa (6 puntate, dal 23 novembre al 28 dicembre 1966)
Tutto Totò (9 episodi di cui solo 6 trasmessi, dal 4 maggio 1967)
Abramo Lincoln (4 puntate, dal 14 al 21 maggio 1967)
Il novelliere (sceneggiatura di D. D’Anza e.a., 6 puntate, dal 22 agosto al 26 settembre 1967)
Non cantare, spara (8 puntate, dal 4 maggio 1968)
Giocando a golf una mattina (6 puntate, dal 28 settembre al 16 ottobre 1969)
Coralba (sceneggiatura di D. D’Anza e.a., 5 puntate, dall’11 al 25 gennaio 1970)
Antonio Meucci cittadino toscano contro il monopolio Bell (3 puntate, dal 4 al 18 ottobre 1970)
Il segno del comando (5 puntate, dal 16 maggio al 13 giugno 1971)
Il giudice e il suo boia (2 puntate, dal 6 all’8 febbraio 1972)
Il sospetto (2 puntate, dal 13 al 15 febbraio 1972)
Petrosino (5 puntate, dal 15 ottobre al 12 novembre 1972)
ESP (4 puntate, dal 27 maggio al 17 giugno)
Ho incontrato un’ombra (4 puntate, dal 23 febbraio al 5 marzo 1974)
Accadde a Lisbona (3 puntate, dal 15 al 29 settembre 1974)
L’amaro caso della Baronessa di Carini (4 puntate, dal 23 novembre al 14 dicembre 1975)
Extra (2 puntate, dal 9 al 16 marzo 1976)
L’ultimo aereo per Venezia (originale di D. D’Anza e.a., 8 puntate, dal 7 al 19 giugno 1977)
Madame Bovary (sceneggiatura di D. D’Anza e.a., 6 puntate, dal 7 aprile al 12 maggio 1978)
Racconti fantastici (sceneggiatura di D. D’Anza e.a., 4 puntate, dall’11 marzo all’1 aprile 1979)
Orient Express (regia di 3 episodi su 6, dal 4 gennaio all’8 febbraio 1980)
L’ospite inatteso (episodio unico, 1980)
Illa: punto d’osservazione (3 puntate, dal 26 giugno al 10 luglio 1981)
La sconosciuta (4 puntate, dal 4 al 25 febbraio 1982)
Tre colpi di fucile (episodio unico, 11 marzo 1982)
Piccolo mondo moderno (3 puntate, dall’1 al 15 gennaio 1984)

La ragazza dell’addio (4 puntate, dal 3 al 24 giugno 1984)

Sul set di 'Non cantare, spara' (1968)Con Arrigo Petacco, autore di 'Petrosino' (1972)Con Paolo Stoppa sul set di 'ESP' (1973)Attore in 'Racconti fantastici' (1979)Il mattatore (1959)Scaramouche (1965)Melissa (1966)Giocando a golf una mattina (1969)Il segno del comando (1971)Petrosino (1972)Il sospetto (1972)Accadde a Lisbona (1974)L'amaro caso della Baronessa di Carini (1975)Madame Bovary (1978)Racconti fantastici (1979)Illa, punto d'osservazione (1981)La sconosciuta (1982)La ragazza dell'addio (1984)

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