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Clannad

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Clannad deriva dal gaelico “an clann as Dobhar”, ossia “la famiglia originaria di Dore”. I membri del gruppo sono Máire e Ciarán Brennan (che è la traduzione inglese dal gaelico Bhraonáin), fratello e sorella, e Noel e Padráig Duggan, fratelli gemelli e zii dei Brennan. Altri due Brennan hanno fatto parte del gruppo: Paul (che lo ha lasciato nel 1980) e Eithne (dal 1980 al 1982).
Sono tutti nati e cresciuti nel villaggio di Gweedore, nella contea di Donegal (Irlanda).
Sono cresciuti in un ambiente musicale: Leo Brennan dirigeva una banda e suonava sassofono, clarinetto e fisarmonica. La madre era un’insegnante di musica che suonava l’organo e l’armonium e i cui genitori erano cultori del folk irlandese. A un certo punto Leo Brennan acquistò una taverna, nella quale esisteva anche un piccolo palcoscenico dove si esibivano i musicisti locali.
I membri della famiglia colsero al volo l’occasione per farsi conoscere: Máire cantava e suonava l’arpa celtica, Ciáran cantava e suonava il basso, Paul cantava e suonava flauto e tin whistles*, Noel suonava la chitarra e Pedráig il mandolino e l’armonica. Il repertorio variava dal folk tradizionale ai Beatles, Donovan o Joni Mitchell, tradotti in gaelico.
(*Tin whistle, o anche solo whistle o zufolo di latta, che è esattamente ciò che è descritto dalla traduzione italiana: lo zufolo che viene dato ai bambini come giocattolo e che, normalmente assorda gli orecchi degli adulti con suoni sgraziati. Solo gli irlandesi riescono a fare di questo oggetto un autentico strumento musicale, il cui utilizzo richiede grande abilità. Oggi, però, gli strumenti hanno raggiunto una notevole perfezione tecnica. Ogni zufolo copre due ottave e ha una sua intonazione particolare. Quindi ogni suonatore ha a sua disposizione più di uno strumento e, per questa ragione, si dice spesso che suona i tin whistle, al plurale.)
Nel 1970 questo gruppo di allegri dilettanti si presentò al prestigioso festival folk di Letterkenny dove, con grande sorpresa soprattutto da parte loro, vinsero la manifestazione. Il premio del festival consisteva nella possibilità di incidere un disco e così, nel 1973, uscì il loro primo album dal titolo “Clannad”.
Dal 1974 al 1982 pubblicarono altri sei album, fra cui due “live”, che consolidarono la loro fama. Ma il vero grande successo giunse nel 1983, con “Magical Ring”, che rimase per sei mesi nelle classifiche britanniche e vinse un disco d’oro, nonostante fosse tutto cantato in gaelico.
L’album aveva alle spalle una fortunata apparizione dei Clannad in un serial televisivo ambientato nell’Irlanda del Nord, di cui avevano composto il tema conduttore “Harry’s game”, che fu poi usato per la pubblicità della vettura Passat della Volkswagen ed entrò così maggiormente nelle orecchie della gente.
Nel periodo 1980-1982 al gruppo si aggiunse una sorella minore di Máire, Eithne, nome gaelico trascritto in inglese come Enya. Già, proprio la Enya che avrebbe fatto tanta strada per conto proprio. In particolare Enya si distingue nel disco “Fuaim”, del 1982, dove però la sua voce appare ancora molto immatura.
Dal 1984 in poi i Clannad hanno inciso 15 album, di cui 5 raccolte e 10 dischi originali. Il loro organico è, di volta in volta, completato con altri musicisti, ma il nucleo iniziale è rimasto inalterato per tutti questi anni.
Come spesso accade tra i musicisti irlandesi, anche i Clannad possono annoverare delle collaborazioni nei loro album. Bono degli U2, per esempio, compare in un accompagnamento vocale nel disco “Anam” del 1990 e nell’album “Banba” del 1993 c’è Frankie Kennedy al flauto e al whistle.

Discografia:

1973: Clannad

Un primo disco ingenuo con un infelice tentativo pop (Liza) ma anche una bellissima e solenne “Brian Boru’s March” che vede l’arpa protagonista. Significativa anche “Nil Sen Lá”, dove il contrabbasso conduce un’improvvisazione vicina al jazz. I pezzi sono tutti cantati in gaelico, tranne la modesta cover di un pezzo pop come “The morning dew” di Tim Rose.

1974: Clannad 2

Un netto passo avanti e un lavoro di grande nitidezza grazie alla bella voce di Máire Brennan, al caldo impasto strumentale e alla produzione di Donal Lunny. Fra i tradizionali in gaelico spicca la lunga ed ipnotica “Coinleach Ghlas An Fhómhair” (incisa anche da Michael O’Domhnaill e Mick Hanly in “Celtic Folkweave”), fra quelli in inglese la struggente “By chance it was”. Notevoli anche i momenti più scanzonati, come “Rince Philib a’Cheoil”.

1976: Dùláman

Il disco formalmente più vicino alla perfezione tra quelli per primo periodo. Memorabile il trascinante impasto corale della title track ed eccellente la versione di “Two sisters”, diversa versione della “Cruel Sister” interpretata dai Pentagle.

1978: In concert

Il culmine della parte più significativa della carriera dei Clannad e uno dei live più belli del folk irlandese. Da ricordare “Down by the Sally Gardens”, su testo del poeta nazionale William Butler Yeats, e la nuova versione di “Nil Sen Lá”, più che raddoppiata nella lunghezza grazie a un trascinante finale strumentale.

1980: Fuaim

Inciso ancora a sei, segna il primo passo verso atmosfere sofisticate, con eleganti arrangiamenti in cui intervengono sax, percussioni e chitarra elettrica.

1983: Magical ring

1984: Legend
1985: Macalla
1985: Ring of Gold

Sono i lavori della grande affermazione commerciale. Il merito è soprattutto del singolo “Theme from Harry’s Game” (contenuto in “Magical Ring”), sigla di un fortunato sceneggiato della BBC che si guadagna il n. 5 nella classifica inglese dei singoli. Ancora musica (poco incisiva) per immagini (Robin of Sherwood) in “Legend”, mentre il ben confezionato “Macalla” miete nuovi successi grazie a “In a lifetime”, duetto vocale tra Máire Brennan e Bono degli U2.


1990: Anam (ristampato nel 2005 dalla BMG con l’aggiunta di bonus track)
1993: Banba (ristampato nel 2005 dalla BMG con l’aggiunta di bonus track)
1996: Lore (ristampato nel 2005 dalla BMG con l’aggiunta di bonus track)
1998: Landmarks (ristampato nel 2005 dalla BMG con l’aggiunta di bonus track)
2005: Live in concert (Koch)

Il gruppo gestisce con parsimonia la sua fortuna commerciale sfruttando l’ormai consolidata moda del celtismo new age. Suoni vaporosi, cantato d’atmosfera che dimentica sempre più spesso la lingua madre gaelica e una serie di dischi non sgradevoli ma lontanissimi per qualità dalle gemme d’inizio carriera. Le poco felici vendite di “Lore” sembrano sancire il declino del successo commerciale e “Landmarks” s’impegna, con passabile convinzione, in un parziale ritorno alle origini folk.


RACCOLTE:


1988: Collection (K.Tel)
1996: Themes (Cel Tic Heartbeat)
1997: Rogha/The best of Clannad (RCA)
1997: The ultimate collection (BMG)
2000: Greatest hits (RCA)
2000: The Celtic voice (Erin)2001: The best Paradise
2002: A magical gathering/The Clannad Anthology (Rhino)

Máire Brennan solista:


1992: Máire
1994: Misty eyed adventurs
1998: Perfect time
1999: Whisper to the Wild water
2001: New Irish Hymns
2003 Two horizon


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