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Final Fantasy VII

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Introduzione

Difficile parlare di questo gioco che per molti, sottoscritto compreso, non è stato solo un passatempo: è stata un'esperienza visiva, accompagnata dalle melodie di Nobuo Uematsu, un compositore che ha fatto la fortuna di questa saga, iniziata nel 1987. Non solo.....mi sono appassionato e commosso, come tanti altri che hanno avuto la pazienza e la voglia di affrontare questa storia, incredilmente avvincente e piena di sorprese: una trama articolata e complessa, degna dei migliori kolossal cinematografici americani. C'è così tanto materiale, che non basterebbe un libro per discuterne. E' un gioco di ruolo, con le sue regole ben precise, ma che ci permette di affrontare la storia restandone rapiti, come se fossimo lì, accanto ai personaggi, con le loro speranze e le loro emozioni, condividendole e ansiosi di proseguire il racconto. Non sono inanimati: si esprimono, gesticolano, dialogano tra loro; il giocatore li dirige, li fa riposare in locande, li fa combattere, li fa crescere di livello, ma alla fine di tutto c'è sempre la storia. Ci sono momenti in cui si raggiungono vette poetiche: dialoghi e riminescenze al chiaro di Luna, delicate atmosfere sentimentali, angosciosi e drammatici sfoghi.

Prima di parlare del settimo capitolo, il più amato in assoluto, facciamo qualche passo indietro...

Le origini

Nel 1987 la Square, casa produttrice di videogiochi, non versava in buone acque finanziare, causa alcuni insuccessi commerciali, arrivando quasi sull'orlo del fallimento. Proprio in quell'anno, pubblicò il suo primo gioco di ruolo: Final Fantasy.
La leggenda narra che fu scelto questo nome per rappresentare l'ultima speranza di salvezza, tutta basata sulla fantasia.
Fu un incredibile successo, in Giappone, anche se all'epoca il gioco non era gran che tecnicamente: grandi ambientazioni, grafica e sonoro spettacolari (per quell'epoca) ed una grande giocabilità. Cominciò così la leggenda Squaresoft e nel 1997 creò il settimo capitolo, la cui uscita sconvolse il mondo dei videogiocatori di giochi di ruolo e non solo quelli delle consolle. Final Fantasy VII divenne un fenomeno planetario, grazie ad una storia avvincente e ad una grafica affascinante.
Il gioco arrivò in Italia in lingua inglese e probabilmente scoraggiò più di qualcuno: non è facile apprezzarne la storia, nè tantomeno seguirla se non si mastica un pò di lingua straniera, anche se i dialoghi sono scritti.

La storia:

(da un commento trovato in rete)

"E' un mondo ormai in rovina, in cui l'unica risorsa rimasta per la sopravvivenza della popolazione è la verde energia Mako, una sorta di energia vitale del Pianeta, una concentrazione di energia da cui la magia trae origine, e che in mano ad esperti Ancients può diventare un'arma potentissima. La Shinra, una mastodontica compagnia energetica che la assorbe in modo spropositato, incurante dei danni ambientali che può causare tale azione, nasconde la volontà di un diabolico piano segreto: sfruttare quell'arma distruttiva. Ma una forza molto più potente, legata ad un lontano passato, vuole portare la distruzione sul pianeta attraverso una meteorite, per poterla poi dominare: un guerriero deviato, reso folle dal dolore e dalla volontà di diventare sempre più potente; il suo nome è Sephirot, una creatura all'apparenza umana, nato dall'esperimento di un folle scienziato che mischiò in laboratorio i geni di un bimbo comune con quelli di un "mostro" di nome Jenova, un Antico Essere che con la sua razza popolava il mondo prima dell'arrivo degli uomini, creando un individuo potentissimo. Da Sephirot lo scienziato pensò di "ricavare" un clone, un fratello di nome Zack, ma quest'ultimo esperimento non ebbe il successo sperato e il nuovo essere risultò imperfetto e venne quindi abbandonato nella vicina città di Nibheleim, dove crebbe allevato come un figlio da una famiglia del luogo, col nome di Cloud. Sephirot, diventato adulto e capo dei soldati della Shinra, un giorno ritorna nella villa dove era stato modificato geneticamente e trova nella biblioteca della residenza i documenti che lo studioso aveva conservato come appunti per i suoi esperimenti. Leggendo quei fogli, l'uomo scoprì di essere figlio di un mostro! Sephirot era incredulo, pian piano il dolore, la rabbia lo resero folle, fino al punto di spingerlo a distruggere ed incendiare la città di Nibheleim, la città natale di Cloud, e a dirigersi nei monti della città, per andare nella centrale mako dove giaceva imprigionata "sua madre".
Un gruppo di eco-terroristi, chiamati AVALANCHE, lotta contro la supremazia della Shinra, cercando di impedirgli il proseguo della terribile devastazione ambientale causata dai suoi reattori mako a Midgar, la capitale, e cercando di informare e convincere la gente sulla veridicità di quello che il gruppo armato di ribelli racconta attraverso volantini e azioni di lotta (le Tv sono in mano alla Corporation e dunque i giornalisti tendono a nascondere la verità all'opinione pubblica). Un giorno, quasi dal nulla, appare un ex-soldato di prima classe della Shinra, un mercenario di nome Cloud, che non ricorda nulla del proprio passato, il quale viene convinto da una giovane "guerrigliera" di nome Tifa, sua vecchia amica d'infanzia, ad unirsi al gruppo AVALANCHE nella guerra contro la Multinazionale, con la promessa di un compenso in denaro".

Un intero mondo e mille sorprese

Questo è soltanto l'inizio dell'intricata vicenda, fatta di colpi di scena e costituita da sottotrame, sottogiochi, personaggi segreti, magie potentissime, scelte tattiche, oscuri presagi, locazioni nascoste. Esplorazioni, viaggi motorizzati, a piedi, in treno, in aereo, per nave...I personaggi crescono di livello affrontando i pericoli, scontrandosi con ogni sorta di nemico, umano o mostruoso, servendosi anche di particolari e spettacolari evocazioni a tutto schermo, dall'esito devastante; il tutto, però, sempre gestito dal giocatore: è lui che decide come equipaggiare i personaggi, organizzare la squadra, impiegarli a seconda della difficoltà e delle situazioni.

La leggenda di Aeris

Per la prima volta nella storia di un GDR, uno dei personaggi principali muore. Non alla fine, dopo mille peripezie, ma proprio quando ci si è affezionati. Sembrerà strano questo termine, ma alla lunga si entra in simbiosi con i protagonisti della storia ed a farne le spese è una piccola e dolcissima fioraia. Ci rimasi malissimo e non fui l'unico: ma come? avevo lottato anche per lei, mi ero commosso per la sua storia tenerissima e me l'ammazzano sotto il naso? Che ci crediate o meno, migliaia di giocatori, quando vennero a conoscenza di quell'esito, si rifiutarono di continuarne la storia; altri ancora, che non si volevano rassegnare, cominciarono a cercare sistemi per impedirne la morte o per farla resuscitare. Sembra incredibile, vero? E' la magia di Final Fantasy: se ti prende, non ti molla più.
Nacquero, quindi, tante leggende: una tra le tante sostiene che se si raggiunge il livello 99 con tutti i personaggi prima della morte di Aeris, invece di assistere passivamente al suo omicidio, si vedrà Cloud affrontare Sephirot in un duello all'ultimo sangue. In caso di vittoria, Aeris è salva. Non vi dico cos'altro si sono inventati, in quanto sarebbe per molti di voi incomprensibile....ma NESSUNA di queste leggende è mai riuscita nell'impresa; risultato scontato, visto che la storia è già tracciata....Ciò dimostra quanto Aeris sia entrata nell'immaginario collettivo, forse simbolo di un antico e perduto amore, dal quale non ci si vuole liberare, nè tantomeno rassegnare.
Non stupitevi, dunque, se anche da un gioco si possono ricavare emozioni, specie se quel gioco mette in campo tematiche profonde, come l'amicizia, l'amore, il sacrificio e l'eterna lotta tra il bene e il male. E se qualcuno ci scrive una poesia, non è pazzia: tutto ciò che smuove il nostro cuore di pietra e lo fa battere è arte e Final Fantasy VII lo è.

Cantico di Aeris

Sotto un cielo stellato, ti ho vista camminare...
occhi grandi, tristi ma belli da restare incantati...
il tuo amore, la tua grazia ho visto trapelare...
le tue speranze, i tuoi sogni... ti sono stati strappati.
Ti ho adagiata in un lago intriso di luci...
un pallido raggio...
le tue morbide chiome sono sospese...
sono sconvolto...
una dolce melodia ti accompagna nell'ultimo viaggio...
una lacrima riga il mio volto...
Sotto un cielo stellato, ti ho vista camminare...
Ti ho adagiata in un lago intriso di luci...
un pallido raggio...
sono queste le cose che mi hanno fatto pensare...
...a quanto ti ho amato... per te continuerò il mio viaggio.



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